Il PD: scelta giusta da sostenere, il Popolo della Famiglia vive fuori dal mondo.

Al Liceo Banfi di Vimercate si potrà accedere alle “carriere alias”.

Si tratta di una scelta deliberata dal Consiglio di Istituto, che ha approvato un protocollo che consente alle persone interessate la possibilità di modificare il proprio nome anagrafico sul registro, nell’indirizzo di posta elettronica, negli elenchi e in tutti i trattamenti dell’Istituto.

Condividiamo la scelta presa dai rappresentanti del Liceo Banfi (genitori, professori, studenti, personale scolastico) che si pone l’obiettivo di favorire un ambiente di studio sempre più inclusivo eliminando situazioni di disagio nell’espressione dell’autodeterminazione di genere del singolo e nella prevenzione delle discriminazioni.

Gli attacchi che la scuola ha subìto da parte dei rappresentanti del Popolo della Famiglia sono assurdi e inqualificabili. Il fatto che la decisione sia stata presa in accordo con la componente studentesca, su loro proposta e condivisa da tutti è un valore positivo.
Gli stessi studenti hanno mostrato maturità e intelligenza. Sostenere persone giovani nel riconoscimento della propria identità è un’attenzione importante che incide sulla serenità del percorso scolastico e di vita prevenendo problemi e disagi.

Per il Popolo della Famiglia tutto ciò comporta “un’abdicazione al ruolo di educatori”: essere educatori non significa imporre, ma ascoltare esigenze e necessità dei ragazzi e metterli nelle migliori condizioni per scegliere della propria vita e del proprio corpo.

Rispetto alla questione dei “detransitioners” (ovvero le persone che decidono di interrompere o invertire il proprio percorso di affermazione di genere) dovrebbero sapere che le transizioni per minorenni sono già strettamente regolamentate e la carriera alias scolastica non c’entra nulla con l’effettivo processo di transizione.
Nella loro furia ideologica non considerano neanche i professionisti, sanitari e non, inclusi nel processo, ma guardano solo alla cieca negazione della realtà di un mondo complesso e non strettamente binario.

Inaccettabile che il Popolo della Famiglia e la destra parlino di questa questione come di “una pura follia che è una moda e come altre mode del passato tramonterà”.
Negare questa realtà significa vivere fuori dal mondo.
Noi come Partito Democratico continuiamo a contrastare tutte le idee discriminatorie e lavoriamo ogni giorno per costruire una società inclusiva, rispettosa di tutti e vicina ai bisogni dei più giovani e dei più fragili.

Davide Usai 
Responsabile Diritti Umani PD Monza Brianza 
Vincenzo Di Paolo 
Responsabile Enti Locali e Provincia PD Monza Brianza 
Lorenzo Sala 
Segretario provinciale PD Monza Brianza

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