“Il Governo che chiede uno sforzo corale sulla maternità e propone un codice alle aziende è lo stesso che nella manovra taglia servizi, aumenta Iva e si occupa del lavoro delle donne solo se madri con più di due figli.

Ancora una volta invece di attivare una politica sull’equilibrio dei tempi di vita per tutte e tutti, responsabilizzando i padri e lavorando a una condivisione della cura, affida tutto alle donne. Senza neanche metterle davvero al centro della propria strategia, perché vorremmo ricordare alla ministra che il concepimento non è già una maternità, di mezzo c’è la scelta della donna di portare avanti quella gravidanza, di volerlo e poterlo fare.

Bene che si punti a cambiare l’organizzazione del lavoro, ma per farlo servono politiche pubbliche che non vediamo, solo spot e una limitata decontribuzione, per chi ha due figli addirittura solo per un anno, con buona pace di chi cerca lavoro, di chi è precaria, di chi figli li desidera ma non può permetterseli. Per non parlare di come si interviene sulle pensioni, aumentando ancora l’età per accedere a opzione donna.

Questa manovra non ha respiro e penalizza le donne e i loro desideri e bisogni, questa è la verità“.

Lo afferma Cecilia D’Elia senatrice PD e portavoce nazionale della Conferenza delle donne democratiche.

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