Il progetto di pedemontana è sbagliato, si trovi una soluzione con il territorio.
Anche se alla fine i finanziamenti sono stati trovati, il progetto non va assolutamente bene.

È un'opera figlia di un'altra epoca, che devasta il territorio e aggrava i problemi. Per questo chiediamo al Ministero e alla Regione di fermare questo progetto e di aprire un tavolo con il territorio per trovare una soluzione alternativa, che punti sulla sostenibilità e su un'idea di sviluppo innovativa che guarda a un futuro migliore e non a un mondo che non c'è più. Questo chiediamo, come PD insieme a tanti amministratori locali.
Pietro Virtuani

La lettera al Ministro e Regione Lombardia

Abbiamo preso atto che sono stati trovati i fondi per la realizzazione delle parti mancanti dell’autostrada pedemontana. Questo fatto non cambia né i problemi che tale infrastruttura rischia di provocare sul nostro territorio né il nostro giudizio: è un progetto obsoleto, sovradimensionato e potenzialmente devastante per un territorio urbanizzato e densamente popolato come la Provincia di Monza e Brianza.

È un progetto figlio di un altro tempo e di un’altra mentalità, che non tiene conto né dell’attenzione ai temi relativi alla salvaguardia e valorizzazione dell’ambiente (quindi dalla riduzione del consumo di suolo al potenziamento del trasporto pubblico e delle forme di mobilità dolce), né di previsioni aggiornate su quale potrebbe essere l’effettivo utilizzo di una nuova autostrada.

Rileviamo inoltre come, per la realizzazione dell’attuale progetto, circa tre quarti delle risorse impiegate siano risorse pubbliche: francamente è incomprensibile perché si voglia far pagare cara e due volte ai cittadini la stessa infrastruttura, prima attraverso le risorse derivanti dalle tasse e poi attraverso un pedaggio molto alto che si prospetta per Pedemontana. È un cortocircuito profondamente iniquo al quale non possiamo sottostare senza dare voce alle perplessità che giungono dai cittadini dei territori interessati dal progetto. L’equilibrio finanziario raggiunto ci pare, inoltre, la dimostrazione che il mercato non sia così propenso a scommette sul successo di Pedemontana e abbia bisogno di forti garanzie e fondi pubblici per sostenere il progetto.

Siamo in un momento molto importante della vita del nostro paese, perché a seguito della pandemia abbiamo la possibilità e il dovere di ripensare il nostro modello di sviluppo e di lasciare in eredità meno problemi di quelli che ci sono: per questo non possiamo permetterci di sprecare ingenti risorse per un progetto obsoleto e molto impattante.

Per questo chiediamo che il Ministero e la Regione intervengano per modificare questo progetto e concertare con il territorio una soluzione alternativa che affronti i temi della mobilità per la Provincia di Monza e Brianza e per la nostra Regione, guardando al futuro, non al passato, e alla sostenibilità e alla tutela del territorio.

Pietro Virtuani, Gigi Ponti, Roberto Rampi, Vincenzo Di Paolo, Egidio Riva, Roberto Scanagatti, Monica Buzzini, Massimiliano Chiolo, Pietro Cicardi, Mauro Colombo, Rosalba Colombo, Carla Della Torre, Andrea Esposito, Davide Fumagalli, Maurilio Longhin, Kristiina Loukiainen, Lisa Mandelli, Renato Meregalli Concetta Monguzzi, Luca Ornago, Mariarosa Redaelli, Alberto Rossi, Simone Sironi, Francesco Cereda, Paola Palma.

Continuando a navigare, accetti l'uso dei cookie per migliorare e personalizzare la tua esperienza di navigazione sul sito