LA NOTA DEL GRUPPO BRIANZA RETE COMUNE. In queste ore Autostrada Pedemontana ha avviato il procedimento propedeutico all’approvazione definitiva della Tratta D-Breve. Le Amministrazioni Comunali interessate sono state informate telefonicamente dai vertici della società. Nelle stesse ore, la Provincia di Monza e della Brianza ha chiesto formalmente a Regione Lombardia l’attivazione di un confronto in merito alle risultanze dello studio commissionato al Centro PIM, che nei fatti dimostra come la variante D-Breve sia inutile sul piano trasportistico.

“L’attivazione della procedura il 3 di agosto è in piena sintonia con la condotta gravemente omissiva dai vertici politici della nostra Regione. In un momento in cui l’attenzione dei cittadini è attenuata dalle ferie estive e la capacità operativa delle Amministrazioni Comunali può risultare ridimensionata, Autostrada Pedemontana avvia una procedura che potrebbe avere un impatto enorme sulle nostre comunità cittadine.” Lo dichiara il consigliere provinciale Francesco Facciuto. “Un’accelerazione agostana che si sposa con lo sforzo disinformativo perpetrato vertici di Autostrada Pedemontana nel dipingere Pedemontana come un’autostrada green e ambientalmente sostenibile, peraltro venendo meno al dovere di impostare una comunicazione responsabile, documentata e inappuntabile nel merito. A tal proposito, vale la pena di ricordare come né i vertici politici né i vertici di Autostrada Pedemontana abbiano ancora risposta nel merito alle gravi obiezioni sollevate da amministratori locali, autorità di controllo e studi tecnici agli atti.”

Sul procedimento avviato, interviene il consigliere provinciale Giorgio Monti. “L’avvio del procedimento nel mese di agosto è l’ennesima presa in giro. È evidente l’intento di comprimere il più possibile la capacità dei Comuni di giocare un ruolo attivo nella messa in discussione di un progetto certamente inutile sul piano trasportistico e gravemente dannoso sotto il profilo ambientale. In un momento in cui emergono sempre più chiaramente gli effetti di una gestione irresponsabile del suolo, Regione Lombardia e Autostrada Pedemontana optano per lo scontro e la prevaricazione nei confronti di chi si impegna ogni giorno a salvaguardare il poco territorio libero rimasto in Provincia.”

“Bisogna sempre ricordare come alcuni dei nostri comuni – mai coinvolti negli scorsi anni nelle procedure di approvazione del vecchio progetto di Pedemontana – si siano trovati da un giorno all’altro ad affrontare l’ipotesi di un’enorme autostrada sul proprio territorio, senza siano mai state approntate le doverose interlocuzioni.” Sottolinea il consigliere provinciale Simone Sironi, Sindaco di Agrate Brianza. “Dalle prime informazioni recapitateci telefonicamente dai vertici di Autostrada Pedemontana, il progetto in arrivo risulterebbe privo delle opere connesse e complementari che potrebbero mitigarne pur in minima parte l’impatto. Un’ulteriore prova di disinteresse per la qualità della vita e il futuro di decine di migliaia di cittadini. Questa condotta non ci farà restare con le mani in mano e faremo tutto quanto in nostro potere per opporci a tanta irragionevolezza e prepotenza.”

Un punto politico è infine condiviso da Vincenzo Di Paolo, capogruppo in Consiglio Provinciale. “La richiesta interlocutoria inviata dalla Provincia di Monza e Brianza a Regione Lombardia è tardiva e stupisce sia stata inoltrata lo stesso giorno in cui Autostrada Pedemontana ha avvisato i sindaci dell’avvio del procedimento di approvazione definitiva. Con il Presidente Santambrogio e il Consiglio Provinciale abbiamo condiviso le risultanze emerse dallo studio PIM: la tratta D-Breve è inutile e deve essere archiviata. È tempo di mettere in campo le azioni conseguenti e di muoverci insieme nell'interesse del territorio.”

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