Secondo i dati riportati dal Ministero dell’Economia in riferimento alle dichiarazioni del 2022, il reddito medio dei lavoratori italiani è tornato a crescere, superando anche i livelli pre-pandemici. 

Nel 2021, infatti, il reddito imponibile pro capite è stato pari a 20.745 euro, in aumento del 4,5% rispetto al 2020: dati che dimostrano una chiara ripresa, con alcuni picchi significativi nel nord Italia.
Monza si conferma tra i capoluoghi di provincia più ricchi d’Italia per reddito pro capite, piazzandosi al secondo posto con 29.597 euro, alle spalle di Milano e subito davanti a Bergamo.

Nella provincia brianzola, i tre comuni con il maggior reddito pro capite sono VEDANO al LAMBRO, MONZA e LESMO, mentre in fondo alla classifica si trovano CESANO MADERNO, MEZZAGO e LIMBIATE, con quest’ultimo che risulta essere l’unico comune della provincia sotto i 21mila euro.

Il reddito complessivo totale dichiarato in Italia è di 912,4 miliardi di euro, 47 miliardi di euro in più rispetto all’anno precedente, per un valore medio di 22.540 euro, in aumento del 4,5 per cento.

In generale, il reddito medio più alto risulta essere quello dei lavoratori autonomi, pari a 60.520 euro, in significativo rialzo, come facilmente prevedibile, rispetto al 2020.
I lavoratori dipendenti hanno dichiarato in media 21.500 euro, i pensionati 18.990.

L’analisi dei redditi italiani pro capite conferma però che la maggior parte della ricchezza è concentrata nelle mani di pochi: solo il 5% guadagna più di 55mila euro annui, mentre il 43% percepisce meno di 15mila euro.

da: teleunica.com - Francesco Moria

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