Sintesi dell’articolo della Responsabile Salute e Sanità del PD tratto da Domani
Sereni: L’esecutivo sta ignorando la lezione della pandemia. Per tutelare la salute di tutti gli ospedali non bastano. I fondi del Pnrr devono essere usati per mitigare le disuguaglianze.

Da settimane stiamo chiedendo al governo di venire in Parlamento e chiarire con proposte chiare e puntuali cosa intendono cambiare del Pnrr e perché. Invece abbiamo ascoltato discorsi generici e fumosi con anticipazioni che qua e là escono dalla bocca di qualche Ministro o Sottosegretario.

Particolarmente preoccupanti sono le notizie che riguardano la Missione 6 che destina circa 20 miliardi di Euro alla Sanità, con due finalità principali: realizzare la riforma della medicina territoriale, irrobustendo la rete dei servizi di prossimità; investire su innovazione, ricerca e digitalizzazione del Sistema Sanitario Nazionale.

Oggi il governo, senza mai dirlo esplicitamente, sta in realtà cercando di “smontare” questo impianto in particolare la componente che riguarda la medicina del territorio.

Case della Comunità, Ospedali di Comunità, Centrali Operative territoriali nel disegno originario del PNRR rispondono ad una delle lezioni fondamentali che il Covid19 ci ha consegnato: per tutelare la salute collettiva non bastano gli Ospedali, non sono sufficienti l’eccellenza e le alte specialità, se non siamo in grado di fare prevenzione, di occuparci dell’invecchiamento e delle cronicità, di accompagnare e indirizzare le persone ai servizi più idonei a rispondere ai loro bisogni, contrastando le diseguaglianze e le differenze enormi tra aree territoriali, non solo tra Nord e Sud ma anche tra centri urbani e aree interne.
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