“Se c’è un errore da non fare, oggi, è smettere di parlare della siccità e degli effetti dei cambiamenti, o meglio, della crisi climatica in Lombardia.

La pioggia di questi giorni dà una tregua e aiuta a far partire la stagione irrigua, ma non cancella certamente il problema. Positivo il fatto che, grazie alla pioggia, si vedono aumentati gli afflussi nei laghi e nei vari fiumi che li alimentano, ma all’appello continua a mancare circa il 35% di acqua, se non di più, dal momento che non ha nevicato”.

Così Miriam Cominelli e Matteo Piloni, consiglieri regionali del Pd, rispettivamente in commissione Ambiente e Agricoltura, intervengono a proposito delle risorse idriche e del cambiamento climatico.

“Urge cambiare radicalmente l’approccio alla gestione dell’acqua – incalzano gli esponenti dem -: se continueremo a vederla come una questione di emergenza, le misure non saranno mai tempestive e i danni sempre più elevati. Serve un approccio strutturale basato sulla prevenzione, a cominciare da un uso razionale e sobrio della risorsa idrica nell’immediato, partendo contemporaneamente con investimenti e progettazione di infrastrutture per soluzioni più strutturate per il medio termine. In quest’ottica, bisogna partire da una conoscenza approfondita di tutti i territori, acquisendo dati che ad oggi non ci sono, per declinare le diverse necessità in azioni concrete, perché i nostri territori non sono tutti uguali. Serve una pianificazione e una programmazione conseguente nel destinare le risorse dove servono, anche attraverso bandi più semplici ed efficaci. Non basta affidarsi a Giove Pluvio. E soprattutto non serve fare le cose che si sono sempre fatte, soprattutto se fatte male”.

“Risale al 2018 la nostra richiesta di rivedere la normativa sul deflusso minimo vitale e la risposta è arrivata solo adesso, in parte e cinque anni dopo – sottolineano Piloni e Cominelli -. Eppure, già allora si vedevano i problemi. La tempestività, in un momento come questo, è importante. Le nostre aziende e i nostri territori non possono permettersi di aspettare i tempi, lunghi, di Regione Lombardia”.

Milano, 17 maggio 2023

Continuando a navigare, accetti l'uso dei cookie per migliorare e personalizzare la tua esperienza di navigazione sul sito