E anche oggi la macchina della propaganda del governo Meloni festeggia la propria inadeguatezza, esultando per l’accordo al ribasso raggiunto sulla quinta rata del PNRR.

In una riunione fulminea – è durata appena 9 minuti – della Cabina di regia si festeggia l’agognato traguardo che consentirà all’Italia di presentare la richiesta di pagamento della quinta rata, dell’ammontare di 10,5 miliardi entro la fine dell’anno. Unico a parlare,  il ministro Fitto.

La presidente del Consiglio rincara la dose dell’autocelebrazione: saluta quello che definisce “un accordo importante”, ma dimentica di menzionare quanto “lo straordinario lavoro portato avanti” dal suo esecutivo sia costato al Paese. Lo ricorda molto bene, invece, il senatore Alessandro Alfieri, responsabile Riforme e PNRR del Pd, che si stupisce di tanta esultanza. “Siamo di fronte – sottolinea Alfieri – ad un accordo che il governo ha dovuto contrattare al ribasso con la commissione Ue. 
Ben 17 obiettivi di meno e 7,5 miliardi in meno (di cui 4,5 a fondo perduto) per il prossimo anno. Meno risorse e il rischio di dover ricorrere ad aste aggiuntive di BTP.
La verità è che questo accordo sposta sulle prossime rate obiettivi più impegnativi. Le furbate di Fitto servono solo a ritardare un disastro annunciato“.

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