“Siamo molto preoccupati che tra i 27 obiettivi da raggiungere entro il 30 giugno possa slittare o essere ridimensionato quello sugli asili nido.

Sarebbe paradossale se un governo che parla tanto di denatalità alzasse bandiera bianca e rinviasse uno dei progetti centrali di investimento su una delle più grandi infrastrutture sociali del Paese: avere meno nidi vuol dire avere maggiori difficoltà a conciliare lavoro e vita. In Italia e in molti altri paesi europei, la situazione occupazionale delle donne con figli è svantaggiata. Uno degli strumenti per migliorarla è rendere più accessibili alle famiglie i servizi educativi per la prima infanzia. Il welfare gioca una chiave fondamentale nell’incentivo alla natalità.

Gli asili nido e la scuola dell’infanzia sono strumenti fondamentali, ancora di più nelle aree marginali. La frequenza al nido è uno dei mezzi più efficaci per combattere la povertà educativa, prevenire i bassi rendimenti scolastici e contrastare la dispersione scolastica.

Per il Pd sarebbe grave se la destra rinunciasse a progetti centrali per la crescita, l’emancipazione sociale, la lotta alle disuguaglianze e a uno strumento per favorire l’occupazione femminile e la genitorialità.
Mercoledì ci aspettiamo parole chiare dal Ministro Fitto anche sui progetti relativi agli asili nido”.

Così in una nota Irene Manzi, responsabile scuola del Pd e capogruppo in commissione istruzione della Camera.

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